giovedì 29 aprile 2010

1° MAGGIO - festa dei lavoratori

La Festa dei Lavoratori: la storia, il significato, le iniziative, i problemi da risolvere.


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1° Maggio: Festa del Lavoro.
Nel calendario cattolico: Festa di San Giuseppe Artigiano (falegname, lavoratore).
In ogni caso la Festa di chi lavora: una Festa molto significativa, visto che il lavoro è, per la maggioranza delle persone, ciò che riempie la vita, ciò che le dà significato, ciò che permette il sostentamento (cioè di guadagnare – almeno – il necessario per vivere).
Per cercare e trovare un lavoro si fa di tutto, molte volte: ci si sposta, si emigra, si cambia città, nazione e vita.
Chi non riesce a trovarlo (o lo trova provvisorio e incerto) vive con gravi difficoltà, non riesce a costruire un futuro per sè, per la propria famiglia, per i propri figli: ed è spesso costretto a vivere miseramente.
Ma anche chi ha un lavoro non sempre ne è soddisfatto: perché molti lavori, anche se duri e impegnativi, non sono riconosciuti nè a livello sociale, nè a livello di retribuzione adeguata (cioè di paga).
C’è chi guadagna milioni di euro per fare una partita di calcio alla domenica; c’è chi lavora una vita intera nelle fonderie, negli ospedali, nelle miniere, nelle fabbriche, arrivando a guadagnare solo il minimo o il necessario per vivere.
Non tutti i lavoratori sono ancora uguali, perché non tutti i lavori vengono valutati e riconosciuti allo stesso modo (anche in termini di stipendio):
le ingiustizie sociali e retributive esistono tuttora, anche nella nostra società così moderna ed evoluta.
Per questo il Primo Maggio ha ancora un grande significato per la maggioranza dei lavoratori che, nonostante i miglioramenti sociali, vivono quotidianamente sulla loro pelle (bianca, nera, o gialla che sia) molte ingiustizie e disparità.

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